Categoria: I racconti di Mr. Petrov

  • La piazza del centro

    La piazza del centro

    “E’ forse vano cercare in te una conferma, ma in fondo non ne posso fare a meno; così pare! Trapassiamo forse nell’ombra del corpo, nei corpi della nostra generazione passata e futura, nel tempo della cultura? Compenetriamo ogni cellula delle storie successe, degli ideali, delle gioie, drammi e disgrazie del tempo?”. Seduto sul marmo all’ingresso…

  • A spasso per la città (di Genova)

    A spasso per la città (di Genova)

    Nel tempo delle commedie, ogni vicenda quotidiana sembra essere una performance a cielo aperto. L’autore dichiara di esserne parte, tranne che per i personaggi dei racconti. Tra i vicoli vicino a Piazza Banchi e Via di Sottoripa c’è uno spiraglio di vento che sale dal mare. Corre per la Piazza vuota di Caricamento, dove affaccendate…

  • Alchimia e montagne

    Alchimia e montagne

    Ci sono campi visivi che non lasciano scampo alla bellezza.  Al sorgere pallido del sole la montagna diventa scura densamente come a ricordare la sua forma, poi s’illumina d’improvviso e smette di essere spettacolare. In quella frazione il cielo si infiamma tra le stelle altissime e le nuvole, tenui vapori che danzano allungate nelle spirali…

  • C’est la vie, Petrov!

    C’est la vie, Petrov!

    A: Quando si tratta di verità, la mia mente si dirige verso un senso che descrivo come giustizia sociale.  B: Qual’è per te caro Petrov, lo strumento per determinare la giustizia? A: La totale desolazione che provo nell’essere me stesso in mezzo al mondo, mi porta a trovare appiglio nei linguaggi dell’umanità per comprendere la…

  • Confessioni di un amore

    Confessioni di un amore

    “L’ardore. La fiamma dell’amore che incendia ogni volta il tuo sguardo. Io che guardo ai colori delle mie sensazioni nei tuoi occhi, finestre sul mondo, porte verso te, l’ignoto, me stesso. Mi perdo mentre mi trasporti in campi coltivati, tra gli sforzi, i canti, le genti e gli animali che sfumando all’orizzonte, s’impastano con la terra,…

  • Il viso di Anna (interpretazione dell’umanità)

    Il viso di Anna (interpretazione dell’umanità)

    “Qual’è il compito d’esser giovane se dovesse esserci mai; non avere paura della morte?”. Mr. Petrov saliva le scale sopraffatto dall’ansia, sembrava cieco. Neppure vedeva i baci del suo cane. “Anna, sono forse diventato matto? Fuori è tutto nero, eppure c’è il sole”.  L’aria fioca, le voci nel borgo si confondono nelle discese dei vicoli…

  • Nel letto d’amore di Anna e Petrov

    Nel letto d’amore di Anna e Petrov

    Nel silenzio della notte mi parlavi ed io capivo ogni cosa. La semplice immediatezza del tuo splendore mi guida, ogni volta, verso lo sconosciuto. E’ mattina e la foresta ulula. Le strade vuote e il fruscio delle coperte sul tuo corpo mi tengono a letto a pensarti. Non so più Anna se ti amo. Si…

  • Mr. Petrov

    Mr. Petrov

    In piedi, alto nel suo cappotto bruno e la sigaretta fumante. Rifletteva nelle sopracciglia scure il sudore delle meningi spremute, come gli agrumi siciliani. Ripeteva la parte, dannata del suo monologo: “Forse alcuni non lo sanno, e non sempre possono, che la totalità delle cose esiste nella meta realtà, ovvero in un luogo assai reale…

  • La primavera di Anna

    La primavera di Anna

    “Soffia lieve il vento in collina. Quasi mai sento di poter estrarne le radici, che tenendo il terreno compatto, mi ricordano che esso sia, seppur arido, nutrimento. Tra le genti del paese è facile essere qualcuno. La strada è di tutti e di nessuno, come la responsabilità. In collina il vento soffia, si snoda tra…